giovedì 10 maggio 2012

1 miliardo di dollari in piu' dagli Usa per i missili di Israele, cosa bolle in pentola?

Gli Stati Uniti Uniti d'America offrono annualmente aiuti finanziari e militari ai loro alleati in tutto il mondo ma il regime israeliano e' con netto distacco rispetto agli altri, il maggiore ricevitore di questi aiuti.

In altre parole, miliardi di dollari di contributi dei cittadini americani vanno annualmente ad Israele e la prassi legale studiata per permettere il trasferimento di queste grandi somme di denaro e' quella dei "pacchetti di aiuti" all'estero.
Anche in questi tempi di crisi economica, gli Stati Uniti non hanno levato nemmeno un dollaro ai 3 miliardi di dollari di aiuti annuali a TelAviv.
Martedi' 8 Maggio, la commissione militare della Camera Usa ha approvato la donazione di un ulteriore miliardo di dollari ad Israele per lo sviluppo del piano missilistico coniato IRON DOME, cupola di ferro e l'upgrade dei missili ARROW.
Steve Rothman, deputato del New Jersey, ha spiegato che e' la piu' alta somma annua destinata da un governo Usa ad un progetto comune con Israele.
L'aumento degli aiuti ad Israele in una condizione in cui l'America ha ridotto persino il budget del Pentagono puo' significare tante cose.
Intanto puo' significare che il regime israeliano si trova in una situazione abbastanza critica; il declino e l'isolamento internazionale di Israele dovuto alle sue politiche e' tale che le autorita' di TelAviv vedono nell'armamento ulteriore l'unica garanzia di esistenza; una necessita' che gli Usa sono costretti ad assecondare.
L'altra probabilita' e' che in un anno di elezioni, Obama voglia assicurarsi senza pero' il sostegno della potente lobby sionista, anche un po' diffidente nei confronti di Obama per via della sua reticenza nell'assecondare i piani apocalittici di attacco all'Iran desiderati invece da membri estremisti del gabinetto israeliano.
L'ultima conclusione che si puo' trarre, non bisogna negarlo, e' che forse Israele prepara realmente una nuova guerra ed ha bisogno urgente di soldi per costruire i sistemi che crede possano metterlo al sicuro dalle risposte dei paesi aggrediti.

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