lunedì 18 giugno 2012

DA GAZA ROSA SCHIANO

da poco tornata da Beit Hanoun. Questa mattina c'era stata incursione di carroarmati e bulldozers ad Erez. Poi un attacco a nord di Beit Hanoun ha ucciso due ragazzi palestinesi, i due erano membri della resistenza palestinese della Jihad Islamica. Le due vittime sono Ismail Abu Owda, 20 anni e Mohammed Shabat, 23 anni, ed erano in motocicletta al momento delll'attacco. Sono corsa in ospedale insieme a Saber, sono andata nell'obitorio, colmo di parenti e giornalisti. I due corpi coperti dalla bandiera della Jihad Islamica. "Hanno riportato ferite molto profonde ed hanno perso gli arti superiori", mi dice uno dei dottori.
Fuori l'ospedale comincia la marcia funerea. Uomini della resistenza col volto coperto iniziano a sparare al cielo con i kalasnhikov. Arrivano correndo verso le strade adiacenti. Mi hanno tranquillizzata, "è normale", mi hanno detto. Allora in quel momento mi sono sentita anche io parte di quella disperazione, colpita da quell'urlo al cielo per celebrare i martiri della resistenza, di chi sceglie di combattere seppur ad armi impari contro il terribile esercito di occupazione israeliano

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