venerdì 20 dicembre 2013

IL BOICOTTAGGIO DEI SIONISTI E' ORAMAI UNA REALTA',I CRIMINALI SIONISTI COMINCIANO A PREOCCUPARSI.

IL BOICOTTAGGIO DEL SIONISMO E DELLA CRICCA TERRORISTA ISRAELIANA COMINCIA A DARE I SUOI FRUTTI.
Uno dei piu' seguiti quotidiani israeliani HA'ARETZ lancia l'allarme ,comincia a serpeggiare tra i sionisti la paura,CONTINUARE E INCREMENTARE IL BOICOTTAGGIO COME PER IL SUD AFRICA, E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO il sionismo e la cricca criminale che occupa la Palestina sta andando a sbattere contro un muro,i media sionisti si sono accorti che il mondo intero li odia.
QUESTO ARTICOLO DEL GIORNALE HA'ARETZ NE E' LA PROVA.Una settimana. Solo una fredda, cupa, miserabile settimana di Dicembre, ma lunga più che a sufficienza per capire il motivo per cui il boicottaggio di Israele potrebbe prendere slancio. Il motivo è Israele. Il motivo sta nel fatto che se il governo di Israele stesso si adoperasse attivamente per favorire il movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni, se lo alimentasse, se cercasse di accrescere il suo impatto, di accelerare la sua crescita, non potrebbe fare un lavoro migliore di quello che sta facendo involontariamente adesso. A pensarci bene, forse è così. Forse è una strategia. Forse l'Iran non è risultato il nemico che Benjamin Netanyahu sperava si sarebbe rivelato. E nemmeno Mahmoud Abbas. Nemmeno, di sicuro, Barack Obama. Forse quello che serve è un nuovo nemico, qualcuno che sia dappertutto, che possa essere biasimato per tutto, accusato di tutto, e che possa anche essere usato per raccogliere fondi. Forse il 2014 sarà l'anno in cui l'Israele di Benjamin Netanyahu risulterà così antipatico, così poco compassionevole, così intenzionalmente anti-democratico- primo solo nel sostegno alle colonie, ai magnati, agli Ortodossi e ai Cristiani Evangelici dell'estrema destra-che il boicottaggio sarà una conseguenza naturale. Forse questo sarà l'anno in cui il mondo chiuderà con Israele. E con esso chiuderanno anche la maggioranza degli Ebrei nel mondo-non Ortodossi, anti-insediamenti, a favore della tolleranza e dei diritti umani. Se Israele stesse attivamente cercando di dare supporto al boicottaggio mondiale contro di lui, potrebbe fare un lavoro migliore di quello che sta facendo? Come altro si può spiegare tutto questo? Come spiegare altrimenti una settimana nel corso della quale la giustificazione fornita da Netanyahu per l'aver snobbato le cerimonie commemorative per Nelson Mandela (il viaggio sarebbe costato troppo) è stata peggiore dell'affronto stesso? Soprattutto dal momento che ha permesso a Netanyahu e il suo governo di fare, nel frattempo, quanto segue: 1) Peggiorare i rapporti con l'UE, e incollerire il Primo Ministro Olandese Mark Rutte e il suo governo, non consentendo l'uso di uno scanner di sicurezza dei carichi donato dall'Olanda con uno scopo preciso: facilitare l'esportazione di merci da Gaza alla Cisgiordania al fine di aiutare ad alleviare la povertà della Striscia. 2) Abolire la proposta di legge sui diritti degli omosessuali, che avrebbe vietato le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale. Un sondaggio successivo ha mostrato che il 70% degli Israeliani è a favore della parità dei diritti per gli omosessuali. 3) Approvare una legge lampo che permette al governo di incarcerare i richiedenti asilo africani fino a un anno senza processo, scatenando in tal modo la reazione di 150 di loro, i quali hanno iniziato una marcia di protesta camminando al freddo dal Negev a Gerusalemme ( alcuni di loro erano scalzi, molti sono rifugiati sudanesi già stati in carcere anche due anni senza processo). Quando Martedì si sono radunati fuori dall'ufficio del Primo Ministro per una manifestazione pacifica, la polizia li ha trascinati, spinti, catturati e, dopo averli legati, li ha portati in autobus al campo di detenzione. Netanyahu, nel frattempo, ha colto l'occasione per dire addio allo stato di diritto e condannare i richiedenti asilo come "infiltrati illegali". 4) Dichiarare che un "impegno urgente" ha impedito al Primo Ministro di fare l'atteso significativo intervento prima di un convegno internazionale di Reform judaism a San Diego-a causa degli urgenti impegni il governo prende in considerazione l'acquisto di un aereo ad uso di Netanyahu e del Presidente di Israele, spesa che si aggiunge a quelle per la costruzione di una nuova residenza per il Primo Ministro, che si stima costerebbe qualcosa come 650 milioni di shekel (186 milioni di dollari). 5) Rilanciare e promuovere tranquillamente un piano apparentemente defunto che avrebbe comportato l'espulsione di circa 30.000 cittadini beduini di Israele dalle loro attuali abitazioni nel Negev. Uno degli amministratori del disegno di legge sarà Likud MK Miri Regev, che l'anno scorso ha definito i rifugiati sudanesi "un cancro" nella società israeliana, per poi chiedere scusa - ai malati di cancro - per l'analogia. 6) Approvare una proposta di legge per limitare le donazioni a favore delle organizzazioni non-profit di sinistra, scavalcando le obiezioni dirette ed esplicite fatte sia dal Vice Procuratore Generale, che ha definito la legge incostituzionale e indifendibile in tribunale, sia dal Procuratore Generale, che ha affermato che il disegno di legge danneggerebbe " La libertà di espressione in Israele, libertà che è una delle principali ancore democratiche dello Stato ". Il Procuratore Generale ha anche fatto riferimento ad alcune politiche portate avanti " in un certo numero di stati, ai quali Israele sembra voler essere accomunato. " 7) Ignorare le implicazioni di uno studio sulla povertà in Israele, che ha mostrato che quasi un bambino su otto in Israele è costretto a ricorrere ai bidoni della spazzatura per mangiare. E tutto questo perché si continua ad espandere la costruzione degli insediamenti a scapito di tutto il resto.

Non c'è da sbagliarsi. Qualunque traguardo il BDS raggiungerà nel nuovo anno, si tratterà di un boicottaggio nei confronti di Bibi. Sarà Israele stesso a boicottarsi. A questo punto, il movimento di boicottaggio è quasi l'unico risultato al quale il governo di Netanyahu può puntare. Sembra determinato a non perdere occasione per prendere a calci nei denti il mondo, anche se si tratta di calciare migliaia di israeliani stessi mentre sono a terra. Netanyahu può esaltare i diritti dei gay e le meraviglie della democrazia israeliana. Ma il primo ministro conosce la verità, così come chiunque. Se gli si consentirà di continuare a vincere dipingendo Israele come niente di più che la vittima innocente dell'odio irrazionale, l'unico perdente sarà Israele, e tutti coloro che vivono qui. TRADUZIONE. Angela De Vito
IL BOICOTTAGGIO DEL SIONISMO E DELLA CRICCA TERRORISTA ISRAELIANA COMINCIA A DARE I SUOI FRUTTI.
Uno dei piu' seguiti quotidiani israeliani HA'ARETZ lancia l'allarme ,comincia a serpeggiare tra i sionisti la paura,CONTINUARE E INCREMENTARE IL BOICOTTAGGIO COME PER IL SUD AFRICA, E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO il sionismo e la cricca criminale che occupa la Palestina sta andando a sbattere contro un muro,i media sionisti si sono accorti che il mondo intero li odia.
QUESTO ARTICOLO DEL GIORNALE HA'ARETZ NE E' LA PROVA.Una settimana. Solo una fredda, cupa, miserabile settimana di Dicembre, ma lunga più che a sufficienza per capire il motivo per cui il boicottaggio di Israele potrebbe prendere slancio. Il motivo è Israele. Il motivo sta nel fatto che se il governo di Israele stesso si adoperasse attivamente per favorire il movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni, se lo alimentasse, se cercasse di accrescere il suo impatto, di accelerare la sua crescita, non potrebbe fare un lavoro migliore di quello che sta facendo involontariamente adesso. A pensarci bene, forse è così. Forse è una strategia. Forse l'Iran non è risultato il nemico che Benjamin Netanyahu sperava si sarebbe rivelato. E nemmeno Mahmoud Abbas. Nemmeno, di sicuro, Barack Obama. Forse quello che serve è un nuovo nemico, qualcuno che sia dappertutto, che possa essere biasimato per tutto, accusato di tutto, e che possa anche essere usato per raccogliere fondi. Forse il 2014 sarà l'anno in cui l'Israele di Benjamin Netanyahu risulterà così antipatico, così poco compassionevole, così intenzionalmente anti-democratico- primo solo nel sostegno alle colonie, ai magnati, agli Ortodossi e ai Cristiani Evangelici dell'estrema destra-che il boicottaggio sarà una conseguenza naturale. Forse questo sarà l'anno in cui il mondo chiuderà con Israele. E con esso chiuderanno anche la maggioranza degli Ebrei nel mondo-non Ortodossi, anti-insediamenti, a favore della tolleranza e dei diritti umani. Se Israele stesse attivamente cercando di dare supporto al boicottaggio mondiale contro di lui, potrebbe fare un lavoro migliore di quello che sta facendo? Come altro si può spiegare tutto questo? Come spiegare altrimenti una settimana nel corso della quale la giustificazione fornita da Netanyahu per l'aver snobbato le cerimonie commemorative per Nelson Mandela (il viaggio sarebbe costato troppo) è stata peggiore dell'affronto stesso? Soprattutto dal momento che ha permesso a Netanyahu e il suo governo di fare, nel frattempo, quanto segue: 1) Peggiorare i rapporti con l'UE, e incollerire il Primo Ministro Olandese Mark Rutte e il suo governo, non consentendo l'uso di uno scanner di sicurezza dei carichi donato dall'Olanda con uno scopo preciso: facilitare l'esportazione di merci da Gaza alla Cisgiordania al fine di aiutare ad alleviare la povertà della Striscia. 2) Abolire la proposta di legge sui diritti degli omosessuali, che avrebbe vietato le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale. Un sondaggio successivo ha mostrato che il 70% degli Israeliani è a favore della parità dei diritti per gli omosessuali. 3) Approvare una legge lampo che permette al governo di incarcerare i richiedenti asilo africani fino a un anno senza processo, scatenando in tal modo la reazione di 150 di loro, i quali hanno iniziato una marcia di protesta camminando al freddo dal Negev a Gerusalemme ( alcuni di loro erano scalzi, molti sono rifugiati sudanesi già stati in carcere anche due anni senza processo). Quando Martedì si sono radunati fuori dall'ufficio del Primo Ministro per una manifestazione pacifica, la polizia li ha trascinati, spinti, catturati e, dopo averli legati, li ha portati in autobus al campo di detenzione. Netanyahu, nel frattempo, ha colto l'occasione per dire addio allo stato di diritto e condannare i richiedenti asilo come "infiltrati illegali". 4) Dichiarare che un "impegno urgente" ha impedito al Primo Ministro di fare l'atteso significativo intervento prima di un convegno internazionale di Reform judaism a San Diego-a causa degli urgenti impegni il governo prende in considerazione l'acquisto di un aereo ad uso di Netanyahu e del Presidente di Israele, spesa che si aggiunge a quelle per la costruzione di una nuova residenza per il Primo Ministro, che si stima costerebbe qualcosa come 650 milioni di shekel (186 milioni di dollari). 5) Rilanciare e promuovere tranquillamente un piano apparentemente defunto che avrebbe comportato l'espulsione di circa 30.000 cittadini beduini di Israele dalle loro attuali abitazioni nel Negev. Uno degli amministratori del disegno di legge sarà Likud MK Miri Regev, che l'anno scorso ha definito i rifugiati sudanesi "un cancro" nella società israeliana, per poi chiedere scusa - ai malati di cancro - per l'analogia. 6) Approvare una proposta di legge per limitare le donazioni a favore delle organizzazioni non-profit di sinistra, scavalcando le obiezioni dirette ed esplicite fatte sia dal Vice Procuratore Generale, che ha definito la legge incostituzionale e indifendibile in tribunale, sia dal Procuratore Generale, che ha affermato che il disegno di legge danneggerebbe " La libertà di espressione in Israele, libertà che è una delle principali ancore democratiche dello Stato ". Il Procuratore Generale ha anche fatto riferimento ad alcune politiche portate avanti " in un certo numero di stati, ai quali Israele sembra voler essere accomunato. " 7) Ignorare le implicazioni di uno studio sulla povertà in Israele, che ha mostrato che quasi un bambino su otto in Israele è costretto a ricorrere ai bidoni della spazzatura per mangiare. E tutto questo perché si continua ad espandere la costruzione degli insediamenti a scapito di tutto il resto.

Non c'è da sbagliarsi. Qualunque traguardo il BDS raggiungerà nel nuovo anno, si tratterà di un boicottaggio nei confronti di Bibi. Sarà Israele stesso a boicottarsi. A questo punto, il movimento di boicottaggio è quasi l'unico risultato al quale il governo di Netanyahu può puntare. Sembra determinato a non perdere occasione per prendere a calci nei denti il mondo, anche se si tratta di calciare migliaia di israeliani stessi mentre sono a terra. Netanyahu può esaltare i diritti dei gay e le meraviglie della democrazia israeliana. Ma il primo ministro conosce la verità, così come chiunque. Se gli si consentirà di continuare a vincere dipingendo Israele come niente di più che la vittima innocente dell'odio irrazionale, l'unico perdente sarà Israele, e tutti coloro che vivono qui.

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