Ulteriori incursioni si sono verificate nell'area di Shijaia, ad est di Gaza city.
I fratelli Ibrahim Ismael Abo Sultan, 19 anni, Yehya Ismael Abo Sultan, 16 anni, Mohammed Hesham Abo Sultan, 20 anni, stavano lavorando con i contadini in Beit Lahia quando i carroarmati israeliani hanno aperto il fuoco.
Ibrahim inizia a raccontarci quello che è avvenuto.
I tre fratelli stavano raccogliendo patate insieme ai contadini di Beit Lahia in una terra a pochi metri dal confine con Israele. I soldati israeliani hanno iniziato a sparare. Tutti si sono stesi sul terreno per evitare di essere colpiti dai proiettili. Gli spari si sono susseguiti per circa 3 ore.
Successivamente, l' International Commitee of the Red Cross è intervenuta per comunicare con le autorità israeliane.
I soldati israeliani hanno risposto loro dicendo "Questi lavoratori devono lasciare l'area, entro un'ora devono finire di lavorare o verranno uccisi".
Così, dopo circa un'ora, i contadini hanno lasciato l'area.
Durante gli spari una persona è rimasta ferita.
I contadini non si aspettavano un attacco di questo tipo, non vi erano stati segnali di allarme, se non la presenza, "normale" per la gente di Gaza, di 2 bulldozer, 2 carroarmati ed una jeep.
"Noi non abbiamo nessun altra fonte di guadagno", continua Ibrahim - abbiamo bisogno di lavorare nella terra".
Il fratello piccolo, Yehya, 16 anni, interviene dicendo "Ci siamo spostati strisciando a terra fra le piantagioni di patate fino a raggiungere un piccola collina per nasconderci ed essere al riparo dai proiettili".
Le incursioni di carroarmati e bulldozer israeliani sono frequenti nella Striscia di Gaza, quasi quotidiane.
Nelle terre che delimitano il confine con Israele i contadini sono soggetti ad attacchi continui da parte dei soldati israeliani che impediscono loro di coltivare la terra.
18 maggio 2012
Gaza
Ibrahim Ismael Abo Sultan, 19 anni
Nessun commento:
Posta un commento