venerdì 25 maggio 2012

ELEZIONI IN EGITTO

EGITTO, IN TESTA MORSI DEI FRATELLI MUSULMANI

Presidenziali. Risultati a sorpresa. I due outsider Mohammed Morsi dei Fm e Ahmed Shafik, espressione dell’ancien regime, sono davanti a tutti con il 90% delle schede contate. Non escluso ballottaggio a tre con nasserista Sabahi

DELLA REDAZIONE
Roma, 25 maggio 2012, Nena News – Stasera dopo i voti contati in 12.800 dei circa 13.100 seggi elettorali, il candidato dei Fratelli musulmani ha il 25 per cento dei voti, il controverso ex premier Ahmed Shafiq il 23 per cento, l’islamista liberal Abdel Monein Abul Fotouh il 20 per cento e il candidato nasserista Hamdeen Sabahi il 19 per cento.
Più in basso (12-13%) c’è il favorito della vigilia Amr Musa, clamorosamente sconfitto, che non ha saputo trovare una contromisura efficace all’appeal di Shafik tra i cristiani copti. Nei giorni scorsi tra i cristiani era scattato l’ordine di votare per Shafik dopo il diffondersi di voci su una presunta promessa fatta da Musa che la vice presidenza sarà data ad un islamista in caso di una sua vittoria.
L’ex segretario della Lega araba è stato superato anche dal candidato della sinistra, il giornalista e scrittore nasserista Hamdeen Sabahi, che stasera ha il 18 per cento (tre milioni di voti) e che le previsioni elettorali davano come oustider con poche probabilità. Se riuscirà a conquistare la terza posizione, Sabahi potrebbe essere recuperato nel ballottaggio annunciato finora solo tra i primi due maggiori votati. Potrebbe aversi un ballottaggio a tre, secondo quanto ipotizzato dal segretario della commissione elettorale se i primi due candidati avessero un numero ugualedi voti, al secondo turno la legge prevede che possa essere incluso un terzo candidato.
Ahmed Shafik, un ex capo dell’aviazione militare, ha avuto la sua vendetta. Contestato dai rivoluzionari, riammesso al voto all’ultimo momento, preso a scarpe in faccia all’uscita da un seggio dai famigliari delle vittime della repressione, Shafik ha inflitto una cocente umiliazione al rivale Amr Musa. A spingerlo verso l’alto sono stati, oltre a quelli dei cristiani, i voti dei nostalgici del passato regime e chi è stanco dell’instabilità post-rivoluzionaria (e le spinte sotterranee della giunta militare al potere).
Rivincita per Morsi che veniva descritto come una «seconda scelta», privo di carisma e incapace di sostituirsi a Khaiter al Shater (il primo candidato presentato dai Fm, messo fuori gioco dalla Commissione elettorale) e invece ha saputo sfruttare al meglio la ben oliata macchina elettorale della confraternita. Nena News

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