giovedì 29 novembre 2012

STATO DI PALESTINA

Stato osservatore, Onu vota sull'Anp. E arriva il si' dell'Italia

18:23 29 NOV 2012

(AGI) - Roma, 29 nov. - L'Assemblea generale dell'Onu si pronuncia questa sera, a partire dalle 21 ora italiana, sul riconoscimento della Palestina come Stato osservatore non membro. L'approvazione e' scontata, sia pure con i no di Israele e Stati Uniti, ma l'Unione europea si presenta al voto divisa. All'astensione di Germania, Gran Bretagna, Olanda e Repubblica Ceca, fa da contraltare il voto favorevole di 15 Paesi tra cui Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Spagna, Grecia e Irlanda a cui, ha sorpresa, si e' aggiunta oggi l'Italia. Tra le grandi potenze, luce verde per i palestinesi anche da Cina e Russia.
  Una nota di Palazzo Chigi ha fatto sapere che l'Italia votera' a favore e che il premier, Mario Monti, ha chiamato il presidente dell'Anp, Abu Mazen e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, per spiegare il senso di questa decisione.
  In particolare ha chiesto ai palestinesi di accettare il riavvio immediato dei negoziati di pace senza precondizioni e di astenersi dall'utilizzare questo voto per ottenere l'accesso ad altre Agenzie Specializzate delle Nazioni Unite, per adire la Corte Penale Internazionale o per farne un uso retroattivo. Nemer Hammad, ex rappresentante dell'Olp in Italia e oggi consigliere di Abu Mazen, ha definito quella italiana come una decisione "giusta", che consentira' "una prospettiva internazionale per mettere fine all'occupazione israeliana".
  L'ambasciatore israeliano a Roma, Naor Gilon, si e' detto invece "molto deluso". Netanyahu, da parte sua, ha avvertito che il voto all'Onu sulla Palestina "non cambiera' alcunche' sul terreno". "Non avvicinera' la costituzione di uno Stato palestinese, ma anzi la allontanera'", ha aggiunto, assicurando pero' che "la mano di Israele resta tesa verso la pace". Monti ha rassicurato il premier israleiano sulla "forte e tradizionale amicizia" e dell'Italia e ha assicurato il fermo impegno italiano a evitare qualsiasi strumentalizzazione del voto. Uno degli effetti piu' attesi della risoluzione e' che consentira' ai palestinesi di chiedere al Tribunale Penale Internazionale di indagare su eventuali crimini commessi dalla leadership israeliana durante il pluridecennale conflitto israelo-palestinese.

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